Rinoplastica secondaria

Quando il risultato del primo intervento al naso non è del tutto soddisfacente, il paziente può richiedere una rinoplastica secondaria. Questa revisione chirurgica ha lo scopo di correggere difetti estetici o funzionali di entità variabile che possono dipendere dalle manovre eseguite in sala operatoria o dal processo di guarigione. Nella maggior parte dei casi, la comparsa di tali difetti è connessa ad alcuni fattori individuali che possono alterare il processo di guarigione, tra cui:

  • caratteristiche del processo di osteogenesi,
  • pelle spessa,
  • tendenza alla fibrosi sottocutanea.

Infatti, anche quando a operare sono chirurghi di consolidata esperienza e rinomata scrupolosità, possono sempre presentarsi lievi asimmetrie o irregolarità del dorso, delle narici o della punta. In questi casi, il paziente può rivolgersi allo stesso specialista che ha eseguito il primo intervento o cercare un chirurgo specializzato in rinoplastica secondaria e rinoplastica terziaria per migliorare il risultato.

A volte sono sufficienti minimi ritocchi ambulatoriali o piccole modifiche eseguibili in anestesia locale. Altre volte, occorre revisionare singole componenti nasali, come nel caso della rinoplastica secondaria punta. Nei casi più critici, infine, è necessario affrontare ricostruzioni di notevole complessità tecnica che solo i migliori chirurghi di rinosettoplastica secondaria sono in grado di eseguire.

In ogni caso, la seconda rinoplastica richiede notevole maturità chirurgica, destrezza tecnica, versatilità e prontezza nel fronteggiare situazioni impreviste.

Se desideri maggiori informazioni sulla rinoplastica secondaria a Milano, se vuoi fissare un colloquio conoscitivo o desideri che il tuo caso venga esaminato dallo specialista ad oggi considerato il miglior chirurgo rinoplastica secondaria in Europa, chiamaci o invia un messaggio tramite l’apposito form di contatto.

Rinoplastica secondaria prima e dopo

In viaggio con i miei pazienti

Rinoplastiche secondarie: cause e tipi di intervento

Mentre le richieste per interventi di rinoplastica uomo e rinoplastica donna diventano sempre più comuni, in parallelo stanno aumentando anche le domande di revisione. La cosiddetta rinoplastica secondaria è un intervento finalizzato a correggere eventuali imperfezioni sopraggiunte dopo un primo intervento, esiti chirurgici insoddisfacenti o imprevisti legati al processo di guarigione.

Quando si ricorre alla rinoplastica secondaria o terziaria? In generale, possiamo affermare che le seconde rinoplastiche sono determinate dall’insoddisfazione del paziente rispetto al risultato della/e prima/e operazione/i. Il secondo intervento può limitarsi ad apportare correzioni minime o può rendersi necessario per rimediare a gravi problematiche funzionali o difetti estetici molto evidenti.

Problematiche particolarmente perniciose su cui si può intervenire in sede di revisione chirurgica includono:

  • depressione della parte centrale del dorso nasale (cosiddetto naso a sella o naso da ORL – otorinolaringoiatria) a causa di eccessiva asportazione chirurgica;
  • punta irregolare o asimmetrica per eccesso di resezione cartilaginea;
  • errata modifica del sostegno osseo per rimozione delle ossa nasali eccessiva (insellature) o insufficiente (profilo e angolo naso-frontale indefiniti);
  • errata dislocazione mediale delle ossa nasali nel restringimento del dorso per la resezione della gibbosità (formazione di scalini ai lati del dorso).

Altre problematiche possono invece insorgere a causa di evoluzioni cicatriziali anomale come in caso di ispessimenti tissutali (Polly tip fibrosi o infiammatori) che possono essere trattati con infiltrazioni steroidee.

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Quali difetti possiamo correggere con la seconda rinoplastica

Come abbiamo visto, il/la paziente può essere insoddisfatto dei risultati dell’operazione a cui si è sottoposto/a per migliorare l’estetica e/o la funzione del naso. L’intervento di rinoplastica di revisione ci consente di intervenire per correggere diverse problematiche: vediamole brevemente.

Revisione difetti del setto nasale

Le deviazioni del setto nasale possono essere imputabili alla componente cartilaginea, a quella ossea oppure a entrambe. Quando la deviazione si riscontra dopo la chirurgia, occorre comprendere se il problema è stato causato dall’intervento o esisteva già in precedenza e non è stato affrontato correttamente. La correzione chirurgica deve essere preceduta da un’attenta diagnosi con indagine radiografica.

Revisione deformità dorso post-chirurgiche

Un difetto temibile è la deformità a V invertita, ovvero un’alterazione della larghezza del dorso nasale causata da eccessiva asportazione delle cartilagini triangolari. La correzione chirurgica richiede quasi sempre l’uso di innesti cartilaginei (c.d. spreader graft) per ridefinire le linee estetiche del dorso.

Rinoplastica secondaria punta

Quando le problematiche post-chirurgiche riguardano unicamente la punta, è possibile intervenire con strut columellare. Si preleva dal setto una piccola porzione di cartilagine che viene posizionata a livello della columella, fornendo sostegno e proiezione alla punta. La rinoplastica secondaria della punta nasale può riguardare anche un aspetto globoso che possiamo correggere con suture tra le cartilagini.

Rinoplastica secondaria in anestesia locale

A volte i problemi che spingono il paziente a tornare dal chirurgo per una rinoplastica di revisione possono essere risolti con interventi correttivi minimamente invasivi. Piccoli difetti come una minima irregolarità del dorso o della punta possono essere affrontati con successo in regime ambulatoriale senza bisogno di anestesia e ricovero notturno post-operatorio.

Grazie al continuo perfezionamento delle tecniche chirurgiche e all’evoluzione di modalità di intervento sempre meno invasive, infatti, in alcuni casi possiamo effettuare l’intervento secondario in anestesia locale con sedazione cosciente. Questo tipo di operazione in anestesia locale con sedazione:

  • non richiede di intubare il paziente;
  • viene eseguito senza tamponi;
  • non causa sanguinamento;
  • prevede dimissioni in giornata, secondo regime ambulatoriale di day hospital;
  • si caratterizza per tempi di recupero e disagi notevolmente ridotti.

Tuttavia, non tutte le rinoplastiche secondarie o terziarie possono essere affrontate in day hospital. Le valutazioni dipendono dall’entità e tipologia del difetto da correggere. Per sapere se i tuoi difetti i post chirurgici possono essere risolti con un piccolo ritocco al naso in anestesia locale, contattaci e prendi appuntamento con il miglior chirurgo rinoplastica secondaria a Milano.

Il Tuo chirurgo per la rinoplastica secondaria a Milano

I pazienti che vogliono sottoporsi a rinoplastica secondaria a Milano possono contattarci per un consulto preliminare. I secondi interventi sono sempre più complessi rispetto alla rinoplastica primaria, soprattutto nei casi caratterizzati da assenza/insufficienza di cartilagine settale. Quando il chirurgo che ha eseguito il primo intervento al naso ha effettuato prelievi di cartilagine sproporzionati e incauti, possiamo trovarci ad avere un dorso o una punta con supporto strutturale insufficiente.

Come abbiamo visto, nei casi più semplici possiamo intervenire con una rinoplastica secondaria della punta o un ritocco del dorso eseguibile in anestesia locale. Nei casi più complessi è invece necessario procedere a veri e propri interventi di revisione chirurgica. Se già l’intervento primario presenta complessità da non sottovalutare, le rinoplastiche secondarie e ancor più le terziarie richiedono maturità, esperienza e abilità. Il miglior chirurgo rinoplastica secondaria è quello in grado di fronteggiare interventi caratterizzate da alta complessità tecnica, tempi operatori più lunghi e maggior probabilità di imprevisti in sala operatoria ed effetti collaterali nelle aree di prelievo.

Contattaci se desideri avere maggiori informazioni sulla rinoplastica secondaria: potrai fissare un colloquio conoscitivo con il miglior chirurgo rinoplastica secondaria a Milano.

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Pietro PALMA Chirurgo Rinoplastica


FAQ

IN CHE COSA CONSISTE LA CONSULTAZIONE?

La consultazione è finalizzata a porre una corretta diagnosi morfo-funzionale del naso e a inquadrare lo stato generale di salute mediante valutazione dei sintomi, esame rinoendoscopico del naso interno, analisi morfologica del naso esterno ed eventualmente fotografie standard con attrezzature professionali.

LA CONSULTAZIONE È GRATUITA?

La consultazione non è finalizzata a “vendere” un prodotto. Non può essere gratuita perché si tratta di consulenza qualificata, della durata di 30’-45’, effettuata da un esperto di elevata specializzazione in un moderno studio medico specialistico dotato di attrezzature di alta tecnologia.

QUANTO COSTA L’INTERVENTO?

Non esiste un costo standard perché ogni caso è diverso, e i costi sono in relazione all’estensione dell’intervento, e ai conseguenti tempi di utilizzo della sala operatoria.

I pazienti che ne fanno richiesta ricevono quotazione entro 48-72 ore dopo la consultazione. La quotazione – inviata via email – è estremamente dettagliata nelle voci di spesa (onorari medici, costi della clinica inclusa una notte di degenza, programmazione pre-operatoria – foto professionali, fotoanalisi digitale e simulazioni -, medicazioni post-operatorie e controlli fino a 12 mesi) in modo da azzerare il rischio di sorprese di costi “nascosti”.

CHE TECNICA CHIRURGICA USA?

La mia regola è che debba essere il chirurgo ad adattarsi all’anatomia del paziente, e non viceversa. Il chirurgo deve possedere un bagaglio di tecniche molto ampio, tale da permettere di selezionare la tecnica in grado di raggiungere il massimo dell’obiettivo con il minimo dei rischi. Preferisco operare dall’interno (chiuso o endonasale) senza lasciare cicatrici esterne e senza eccessi di chirurgia. Nei casi complessi, adotto un approccio “ibrido” che mi permette di utilizzare le tecniche tipicamente usate nella rinoplastica open (innesti, suture) ma senza “aprire” il naso. In casi di revisione o di malformazioni che necessitano di ricostruzioni estese, utilizzo la tecnica aperta.

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